lunedì, gennaio 19, 2009

Monte Serrada

Anche questa volta solo mezza giornata per combinare qualcosa in montagna.
Una visita al monte Serrada però non è un ripiego, è una bella avventura con il meteo che avvolge la parte alta in una nuvola, nevischio, neve al suolo abbondante, pesante e nella parte alta anche un poco malferma.
La discesa è stata più laboriosa della salita, sia per la ricerca della via, sia per la sciata nella nebbia su pendio ripido.

mercoledì, gennaio 14, 2009

Guerra

Che bello sarebbe se non ci fossero le guerre.
Da bambini a scuola ci parlavano delle guerre mondiali, anche i nostri genitori che hanno vissuto la seconda, ci hanno raccontato di quelle terribili vicende. Per me la guerra era allora qualcosa che riguardava il passato, come il fascismo, come il risorgimento, come la scoperta dell'America. Mi sembrava che il mondo avesse finalmente capito che mai più ci sarebbero state guerre. Intanto che pensavo questo c'era già il Vietnam, la guerra fredda, la questione palestinese e isdraeliana, il Sudafrica, il Congo, la Cina, i Tupamaros e molto altro ancora. Da giovani si è molto ingenui e orientati all'ottimismo, evidentemente. Oggi, dopo questa ulteriore mazzata della guerra a Gaza, in cui ancora una volta si ammazzano tranquillamente i civili, in cui gli isdraeliani, che forse sono più democratici di noi, bombardano una delle zone più densamente popolate, con forse bombe al fosforo. Oggi che gli ex fascisti insieme agli ex piduisti sono al governo in questo paese, mi ha fatto molta tenerezza leggere questo libro di racconti e ricordi sulla guerra e i suoi orrori e sulla pace. Ho pensato che anche l'autore avrà creduto, dopo la liberazione, come me da bambino, che la guerra non ci sarebbe più stata


Kurt Vonnegut
Ricordando l'apocalisse
Feltrinelli 2008
16,00€

lunedì, gennaio 12, 2009

Cimotto?

Mezza giornata libera e poca voglia di alzarsi prima dell'alba. Alle 8:30 parto da Brugherio. Temperatura esterna -3°C. Attraverso velocemente la Brianza grazie alla superstrada, ai tunnel e ai raccordi, alle 9:30 ho gia gli sci ai piedi, ho lasciato la macchina al posteggio del caseificio Mauri, chiuso da anni. Ma dove lo faranno il taleggio? In Cina con il latte che importano, poi mentre lo trasportano il formaggio stagiona nelle stive in cui immettono l'aria delle grotte della valsassina. Comunque nel frigorifero ho un pezzo di taleggio Carozzi che mangerò al ritorno. Chissà dov'è la Carozzi? Ma al momento non ci penso, comincio a salire verso il Grignone, la mia meta la deciderà l'orologio perchè all'una devo essere di nuovo all'auto per arrivare a casa per le due, se voglio uscire con Valeria alle due e mezza.

Divoro la pista, primo perchè nonostante il poco tempo voglio arrivare in alto, secondo perchè comincio ad essere abituato a questi luoghi.

Verso le 11 sono Al Pialeral, ho ancora un'ora per salire. Invece del solito itinerario verso i Comolli prendo a sinistra e seguo le tracce lungo il costolone di cui non ricordo il nome.

Alle 12 oramai il tempo scade, ma sono arrivato alla fine dell'itinerario, il costolone termina sotto allo Scudo dei Chignoli. Chiedo a un tipo il nome del posto in cui siamo: CIMOTTO. Poi a guardare le cartina non ho trovato questo nome, la costa si chiama Mogafieno, ma il punto finale non ha nomi. Ma Cimotto mi sembra adatto. La quota sembra essere attorno ai 1900m, circa come i Comolli.

Discendo nel Vallone che si collega con l'itinerario estivo del Grignone, neve a tratti immacolata, tanta, un po' pesante ma non crostosa.

In meno di un'ora dissipo i 1300m di dislivello e all'una sono già in strada, fortunatamente i milioni di milanesi non mi intralciano e prima delle due sono nuovamente a casa.

Ripensandoci anche Gianduiotto cerotto succhiotto orsacchiotto filotto cappotto non sarebbe male.