lunedì, gennaio 16, 2012

Lorenzhorn

Come un neutrino nel tunnel Gelmini, attraverso il tunnel del Sanbernadino si cambia versante alpino più veloci della luce. Qui il vento non trova molti ostacoli e infatti ha eroso la neve dai pendii, quel che rimane è indurito e compatto. Si sale con pendenza costante, arrivati al pendio finale per il Chichalhorn si raggiunge a destra l’evidente sella (ChichalPlucke) . Discendere nell’altra valle è una grande soddisfazione, finalmente si respira  aria di montagna nel senso di isolamento e di visione panoramica. Già dalla sella non passa inosservato il Fanelhorn, proprio lì di fronte. Ma anche il nostro Lorenzhorn un poco più distante attrae assai. Per scendere in valle di 200m togliamo le pelli, ahimè a causa del freddo e della colla scarsa non si attaccheranno più, ciononostante pur non raggiungendo la cima, pur faticando a risalire appiedato nella neve cedevole, l’atmosfera di questo posto e la solitudine temporanea ha colmato in parte l’ansia patologica da abitante della città. La considerazione della propria minima consistenza in un ambiente in confronto grandioso, ma nel contempo  unita alla sensazione di appartenenza e di armonia con l’ambiente. Niente di speciale veramente, essenzialmente si è trattato di affrontare piccoli problemi, il freddo, la scelta dell’itinerario, la fatica, la avversità dei mezzi tecnici, però nessun aiuto esterno, niente di predisposto, programma libero. Un piccolo scampolo di libertà da assaporare e da rielaborare al ritorno nel mondo organizzato .

Lorenzhorn


Fanelhorn


Itinerario: da Hinterrhein al Lorenzhorn

Altimetria - dislivello 1600m + 200m al ritorno.