mercoledì, marzo 05, 2014

Lorenzhorn - fanellhorn

Sembrava un’altra domenica rovinata dalla solita perturbazione di finesettimana. Nonostante qualche dubbio raggiungiamo Hinterrhein dove invece della tormenta troviamo un meteo benevolo e tanta altra gente che sta già salendo. Il mezzo metro di neve fresca c’è, ma per il momento ci sono davanti molti volenterosi a pestar neve. Saliamo senza correre, ma infine ci ritroviamo a battere la pista poco prima del colle (Chilchalplucke) dove  scenderemo di 240m sul Fanellgletscher.  Qui si cambia proprio ambiente, siamo isolati in un bacino senza alcun segno di presenza umana,  360 gradi di orizzonte. Puntiamo al Lorenzhorn la in fondo, altri due tipi che ci seguono vanno al fanellhorn. Abbiamo una piccola indecisione, forse dovremmo andare tutti nello stesso posto per far meno fatica a tracciare. Ma per la serie che non ci piace cambiare idea così per poco, proseguiamo per la nostra meta.  All’inizio si tratta più di andare in avanti che di salire, gli sci fanno il loro lavoro, il risultato è una piccola trincea che ci lasciamo dietro. La distanza da percorrere sembra grande ma con qualche cambio in testa ci troviamo presto a salire il pendio finale più ripido. Qui mi viene qualche preoccupazione, però, l’uniformità della superficie, almeno, da un’idea di solidità d’insieme.  Fosse stata neve crostosa avrei pensato a lastroni e a scivolamenti, invece questa massa soffice che incidiamo non sembra pericolosa. Con l’aiuto di un terzo amico in una decina di inversioni  raggiungiamo il Lorenzhorn.  Potrebbe bastare, c’è sempre un po’ di ansia nel voler tornare indietro, ma in effetti mi  piacerebbe vincere l’istinto del ritorno e continuare ancora con un altro obiettivo. Non mi faccio pregare molto per decidere di continuare scendendo a  prendere la traccia di salita per il Fanellhorn, quella che avevano battuto gli altri due di prima.  Si tratta di risalire 540m, ma con la traccia già fatta non è un problema. Ho solo paura di esagerare, ma dopotutto sono consapevole di riuscire a sopportare la fatica per lungo tempo, se moderata. Altre preoccupazioni non ce ne sono,  il pendio del Fanellhorn è meno carico di neve, forse lavorato dal vento. In breve siamo su, valeva veramente la pena, in cima altra gente salita dal versante opposto, da Vals, un posto sperduto nei Grigioni. La discesa non è proprio eccezionale. la neve è pesante e il fondo  non c’è, se la pendenza è leggera  si affonda e ci si ferma. Ma è divertente lo stesso. Riscendiamo a fondo valle, ora l’ultima risalita della giornata, i 240m per il Chilchalpflucke. Infine una lunga discesa fino ad Hinterrhein. La neve non ha retto la giornata, in parte è arata dalle orde, in parte è in fase di rigelo. Più in basso entriamo anche nella foschia,  scendere diventa un impegno, meno male non siamo venuti per sciare. 

Sul Fanellgletscher, davanti il Lorenzhorn,

più a destra il Fanellhorn