giovedì, luglio 17, 2008

Ortles Hintergrat

L’ambiente all'Orltes è proprio superbo, c’è da vedere le nord del Gran Zebru e dell’Ortles stesso. La cresta non è difficile, II grado e nevai 40°, abbastanza obbligata come percorso, un passaggio per superare un salto di 4m con 3 chiodi, una paretina di pochi metri sul IV con chiodi, un paio di saltini di III grado però un po scivolosi. Per i primi 2/3 siamo saliti slegati, poi a tiri di 40m. Per fortuna eravamo solo 3 cordate, all’inizio eravamo ultimi e la seconda cordata che avevamo poco avanti invece degli scarponi avevano gli zoccoli, però le orecchie normali, ma con i sassi mobili non ci sapevano fare, poi sono anche andati fuori via e fortunatamente li abbiamo sorpassati. Certo, non è una salita da fare con affollamento. A dir il vero dopo il primo terzo di salita il problema dei sassi è minore. Comunque partiti alle 4:00 alle 9:30 eravamo su, meteo perfetto, poi discesa comunque alpinistica, pendii su ghiacciao esposti, traversi delicati, e cresta rocciosa da stare molto attenti. L'itinerario mi è piaciuto molto e soprattutto per la tranquillità e la spettacolarità dell’ambiente, da non fare con meteo insicura.

In viaggio verso la val Venosta - Honda VTE500 anno 1985


Primo sguardo all?Ortles dallo stelvio. All'andata chiuso in Trentino! Al ritorno chiuso in Lombardia!


Dal rif. Coston, uno sguardo al blocco iniziale della cresta.


Ore 4:00 dal buio emerge il Gran Zebru'


Da 2/3, uno sguardo indietro, all'itinerario percorso.


Il Gran Zebru' è sempre lì, e si fa notare


Tutto il giro