martedì, settembre 02, 2008

Biancograt

Si è già detto di tutto sulla salita al Bernina dalla Biancograt, ma è una esperienza pur sempre unica e molto ricca che ognuno ne possa trarre sempre qualcosa di originale. Cominciamo con i cavalli, forse 20F sono tanti per un passaggio in carrozza alla velocità di 6km/h, ma alla fine del tratto hai già dimenticato lo stress dell'automobile e sei grato a questi bellissimi animali e al loro lavoro (ben ricompensato). Poi t'incammini e girato l'angolo resti a bocca aperta al cospetto del Roseg e del profilo fantastico della Biancograt. Al rifugio capisci la differenza tra accoglienza ed efficienza, tutto perfetto e a posto, ma per ogni cosa ci sono delle regole ferree, i gestori lo sanno bene perchè le fanno loro. Ma alle 3:30 di mattina lasci il rifugio comodo e bello per incamminarti nella notte, luci di stelle, di catarinfrangenti e di frontali lungo il percorso che porta verso il cielo nero. Ti fai 900m di dislivello al buio eppure ci si vede benissimo. All'alba arrivi alla forcella e tutto cambia. Ma niente di monotono, la cresta nevosa è ancora da raggiungere attraverso un torrione di 3-4 tiri di corda. Finalmente sulla cresta nevosa e la percorri tutta d'un fiato, e pensi "valeva la pena di venirci". Senza volerlo la cresta nevosa finisce e lascia il posto ad una orribile (in confronto) sequenza di rocce e torrioni repulsivi che ti separano dalla cima. Con calma e attenzione si prosegue e si arriva sotto la cima per un'ultima breve ripida salita su neve. Ci si gode il panorama e la giornata stupenda. Ma brevemente, dalla cima al Diavolezza ci avremmo poi messo circa otto ore. Certo non abbiamo corso, ma neanche siamo stati fermi a lungo, solo un po' di incertezza nel volere prima scendere a Morterasch e poi ridirigerci nuovamente verso il Diavolezza. Finalmente alle 20:00 siamo al Diavolezza dopo essere risaliti di 300m dal ghiacciaio , posto molto bello, organizzato, efficiente, ma in quanto ad accoglienza anche qui sono scarsi. Infatti non ti guardano neanche in faccia per capire se sei stanco, e ti consigliano categoricamente di scendere perchè non hanno posto. Balle! Forse vogliono fare troppo: funivia, albergo, ristorante, feste di nozze, rifugio alpino, bazar. Ma pur essendo attività molto differenti le gestiscono con la stessa ferma idea del business, e sopratutto del bazar. Non hai prenotato .. scendi! Invece noi siamo rimasti e anche se abbiamo dormito male alla fine eravamo soddisfatti dei piccoli espedienti inventati al momento per far fronte alla situazione. Insomma una bella esperienza, anche essere lì la mattina dopo ad ammirare ancora il Bernina e tutto il resto.