giovedì, maggio 19, 2011

Corri e pensa

La corsa è un mezzo efficace d’allenamento perché stimola il fisico ad attivarsi intensamente, è anche una forma di svago perché distoglie dalla routine, consente di addentrarsi nel territorio, è dinamismo. Dopo che si è scelto di correre viene l’esigenza di valorizzare l’impegno applicato e di valutare i risultati al fine di ottenere qualche incremento nella performance.
Il test di Conconi è un metodo pratico che consente di valutare la propria soglia anaerobica, cioè la velocità alla quale la concentrazione di Lattato nel sangue tende ad aumentare. Se il lattato è superiore ad un certo valore, esso indica che un importante lavoro muscolare è ottenuto tramite meccanismi anaerobici, quindi con rilevante produzione di sostanza dannosa se accumulata in grande quantità nel sangue e nei muscoli e conseguenza della “fatica muscolare”. E’ importante conoscere la propria soglia anaerobica perché consente di valutare una andatura di corsa, oppure consente di impostare l’allenamento. Il test consiste nel riportare in un grafico la velocità della corsa in (X) e le pulsazioni cardiache in (Y) misurate nel percorrere un breve tratto (200 – 400m), le misure si effettuano in progressione, aumentando ad ogni step la velocità, a partire da andatura lenta fino alla velocità massima. Si ricava una curva che mediamente mette in evidenza un punto in cui c’è un cambio di pendenza, un punto dal quale le pulsazioni cardiache si incrementano più lentamente rispetto ai valori precedenti. Questo punto di discontinuità corrisponderebbe con la soglia anaerobica. L’effettuazione del test non è semplice, è necessaria esperienza e condizioni ottimali per avere risultati utili, inoltre i risultati possono essere molto soggettivi e imprecisi.
Allora, propongo di utilizzare il metodo del test come base per impostare la attività di allenamento, con un approccio più casuale e divertente, ma che nel contempo consente una raccolta di dati distribuita nel tempo. Perciò con la possibilità di ricavare informazioni utili. Lo scopo principale dell’attività resta quello di fare una corsa per allenamento. Si corre su un percorso ad anello di distanza conosciuta. La distanza può essere breve (500m) ma altresì maggiore (2-3 km) Mediante il cardiofrequenzimetro si misura no le pulsazioni medie durante un giro ed il tempo di percorrenza. Bisogna memorizzare i dati di ogni giro per poter poi costruire la curva. Ad ogni giro si incrementa la velocità, fino ad arrivare al massimo della velocità, o almeno ad andatura molto sostenuta. Questa modalità di corsa rappresenta di per se un buon allenamento, sia perché abitua a valutare diverse andature costanti, sia perché porta gradualmente a raggiungere un impegno elevato, protratto per un certo tempo, una delle condizioni che attiva “l’adattamento”, cioè il successivo incremento delle prestazioni. Propongo un approccio casuale: tenendo invariato il circuito, ogni volta si registreranno valori di Frequenza cardiaca e velocità non prefissati a priori, sarà il gran numero di curve rilevate nel tempo a dare un significato ai dati, sia sul valore di soglia anaerobica, sia sul progresso nella performance. Il divertimento consiste nel usare anche la testa oltre alle gambe, sia durante la seduta d’allenamento per percepire le sensazioni della corsa, sia in seguito nell’analisi dei dati raccolti, questo in un certo senso è anche un allenamento per il cervello. Le facoltà mentali rigenerate potranno a loro volta essere impiegare per comprendere la composizione del nostro territorio, per comprendere la differenza tra chi sta distruggendo il territorio riempiendolo di centri commerciali, capannoni, parcheggi, svincoli stradali e tra chi vorrebbe invece più aree verdi, più biciclette, meno traffico. Considerato inoltre che le aree metropolitane lombarde sono già ultra cementificate, che siamo circondati da edifici industriali dismessi, che ogni nuovo progetto di insediamento commerciale richiede l’uso dell’auto e ciò comporta un ulteriore consumo di territorio per realizzare nuove strade e parcheggi. Quel che è già cemento basta e avanza alle esigenze locali, basta con questa competizione a chi costruisce di più, basta con questi amministratori pubblici con la licenza di costruire, basta!!


L'area di Increa a Brugherio
Pecorsi: (verde) 2250m - (rosa) 1050m - (blu) 520m - (giallo) 400m

 Grafico Frequenza cardiaca vs Velocità - (distanza 2250m)
Ancora poche curve ..

martedì, maggio 10, 2011

Fletschhorn

Oggi con l’auto non c’è molto gusto a raggiungere la Saastal, la maggior parte del merito è del motore a scoppio 1242cc fire, insieme alla disponibilità di carburante e alla strada del Sempione che connette i due versanti alpini Ossolano e Vallese. A Saasbalen, 1483m 13ab/kmq, una strada sterrata conduce in quota, consente l’accesso al versante ovest del Fletschhorn. Molto facile, raggiungere questa alta quota , dislocata nella estrema periferia del Vallese. Quassù ci siamo portati il conforto, il telefono mobile prende perfettamente, il nostro cibo è stato confezionato nella bergamasca, è di ottima qualità, abbiamo anche un frullato fresco, un dolce toscano, una beks. La natura selvaggia per ora è solo una visione, come il cerbiatto che abbiamo visto attraverso il parabrezza mentre salivamo. Il buio e il silenzio assoluto a causa della mancanza di ruscelli avvolgono ogni cosa e i pensieri si mettono in stand-by. Il nostro cervello strizzato dalla continua invasione di malware cittadino, confuso dal mediaworld distribuito, compresso dai conflitti altrui rigettati attraverso apparecchii costituiti da pixel verde-blu-rosso con retroilluminazione a led, finalmente si libera, smette di occuparsi di aggiornare l’autodifesa, si proietta all’esterno, arriva a percepire la relazione tra lo spazio fisico e il tempo anche senza usare le formule. Infatti trascorrono alcune ore e ci ritroviamo a camminare sul ghiacciaio del Fletschhorn, da soli ancora nel silenzio coperti dalle nubi che si addensano in alto e ancora si crea una superficie tra due spazi. Poi lassù entreremo nella nube , questo sarà il momento in cui finalmente la natura non sarà solo uno spettacolo ma anche un’esperienza.