martedì, marzo 15, 2011

Druet

Dove stiamo andando? Dentro una grossa nuvola.
E’ l’atmosfera che ci vuole per elaborare le ultime notizie, lo tsunami e tutto il disastro che sta avvenendo. Un fatto è chiaro e si vede molto bene anche qui, la terra, il pianeta, è tuttora il vero elemento chiave della nostra esistenza, sia come individui, sia come uomini. Il clima, l’ambiente e i fenomeni naturali non possono essere messi in secondo piano, immaginando una esistenza che altrimenti non potrebbe che essere definita  “aliena”.  Da quassù’ posso rendermi conto della precarietà e  dell’asperità reale che non consente di ritenersi al di sopra degli eventi .  Mi rendo conto che  vivere sulla sponda di un oceano, in un territorio  sismico,  costruire una centrale nucleare esposta agli eventi catastrofici, siano sfide che si possono anche accettare, nella consapevolezza che può andare male. Si mette in gioco la propria vita, non solo questo, anche il benessere, la salute, le case, le automobili, i luoghi e i comportamenti collettivi.  Lo spazio dove poter vivere è limitato, il territorio è prezioso, la invadenza dell’Uomo è dannosa, perché impoverisce il pianeta, cosicché chi ci succede avrà più problemi e ad un certo punto pochissime alternative. Il pianeta è questo, gli uomini lo sanno ma non l'hanno ancora accettato. Dal top dell’itinerario in giù sarà tutto un rivoltarsi di stomaco.
Poi un rassicurante rientro nella civiltà, la quale sono convinto invece sia molto pericolosa e imprevedibile.