martedì, maggio 10, 2011

Fletschhorn

Oggi con l’auto non c’è molto gusto a raggiungere la Saastal, la maggior parte del merito è del motore a scoppio 1242cc fire, insieme alla disponibilità di carburante e alla strada del Sempione che connette i due versanti alpini Ossolano e Vallese. A Saasbalen, 1483m 13ab/kmq, una strada sterrata conduce in quota, consente l’accesso al versante ovest del Fletschhorn. Molto facile, raggiungere questa alta quota , dislocata nella estrema periferia del Vallese. Quassù ci siamo portati il conforto, il telefono mobile prende perfettamente, il nostro cibo è stato confezionato nella bergamasca, è di ottima qualità, abbiamo anche un frullato fresco, un dolce toscano, una beks. La natura selvaggia per ora è solo una visione, come il cerbiatto che abbiamo visto attraverso il parabrezza mentre salivamo. Il buio e il silenzio assoluto a causa della mancanza di ruscelli avvolgono ogni cosa e i pensieri si mettono in stand-by. Il nostro cervello strizzato dalla continua invasione di malware cittadino, confuso dal mediaworld distribuito, compresso dai conflitti altrui rigettati attraverso apparecchii costituiti da pixel verde-blu-rosso con retroilluminazione a led, finalmente si libera, smette di occuparsi di aggiornare l’autodifesa, si proietta all’esterno, arriva a percepire la relazione tra lo spazio fisico e il tempo anche senza usare le formule. Infatti trascorrono alcune ore e ci ritroviamo a camminare sul ghiacciaio del Fletschhorn, da soli ancora nel silenzio coperti dalle nubi che si addensano in alto e ancora si crea una superficie tra due spazi. Poi lassù entreremo nella nube , questo sarà il momento in cui finalmente la natura non sarà solo uno spettacolo ma anche un’esperienza.