Ivan Illich
"Elogio della bicicletta" è stato scritto nel 1973, ... titolo originale: "Energie et equitè". Questa e una pubblicazione del 2006, Bollati Boringhieri Editore.
Non si occupa proprio di bicicletta e di ciclismo, bensì di politica dei trasporti e degli aspetti sociali della questione.
Sono passati molti anni, ma l'argomento non è superato.
In questo breve estratto alcune considerazioni sulla bicicletta come mezzo di trasporto.
Un secolo fa venne inventato il cuscinetto a sfere. Grazie ad esso il coefficiente d’attrito si riduceva a un millesimo. Applicando un cuscinetto a sfere ben calibrato tra due pietre da macina nell’età neolitica, un uomo poteva macinare in un giorno quanto ai suoi antenati richiedeva una settimana di lavoro. Il cuscinetto a sfere rese anche possibile la bicicletta, facendo sì che la ruota – forse l’ultima delle grandi invenzioni del Neolitico – fosse finalmente utilizzabile per la mobilità autoalimentata.
L’uomo, senza l’aiuto di alcuno strumento, è capace di spostarsi con piena efficienza. Per trasportare un grammo di peso del proprio corpo per un chilometro in 10 minuti, consuma 0,75 calorie. L’uomo a piedi è una macchina termodinamica più efficiente di qualsiasi veicolo a motore e della maggioranza degli animali; in rapporto al suo peso,nella locomozione presta più lavoro del topo o del bue, meno lavoro del cavallo o dello storione. Con questo tasso di efficienza l’uomo si è insediato nel mondo e ne ha fatto la storia.. procedendo di questo passo le società contadine e quelle nomadi spendono rispettivamente meno del 5 e dell’8 per cento del loro tempo sociale fuori di casa o dell’accampamento.
L’uomo in bicicletta può andare 3 o 4 volte più svelto del pedone, consumando però un quinto dell’energia: per portare un grammo del proprio peso per un chilometro di strada piana brucia soltanto 0,15 caloria. La bicicletta è il perfetto traduttore per accordare l’energia metabolica dell’uomo all’impedenza della locomozione. Munito di questo strumento l’uomo supera in efficienza non solo qualunque macchina, ma anche tutti gli animali. ........
Non si occupa proprio di bicicletta e di ciclismo, bensì di politica dei trasporti e degli aspetti sociali della questione.
Sono passati molti anni, ma l'argomento non è superato.
In questo breve estratto alcune considerazioni sulla bicicletta come mezzo di trasporto.
Un secolo fa venne inventato il cuscinetto a sfere. Grazie ad esso il coefficiente d’attrito si riduceva a un millesimo. Applicando un cuscinetto a sfere ben calibrato tra due pietre da macina nell’età neolitica, un uomo poteva macinare in un giorno quanto ai suoi antenati richiedeva una settimana di lavoro. Il cuscinetto a sfere rese anche possibile la bicicletta, facendo sì che la ruota – forse l’ultima delle grandi invenzioni del Neolitico – fosse finalmente utilizzabile per la mobilità autoalimentata.
L’uomo, senza l’aiuto di alcuno strumento, è capace di spostarsi con piena efficienza. Per trasportare un grammo di peso del proprio corpo per un chilometro in 10 minuti, consuma 0,75 calorie. L’uomo a piedi è una macchina termodinamica più efficiente di qualsiasi veicolo a motore e della maggioranza degli animali; in rapporto al suo peso,nella locomozione presta più lavoro del topo o del bue, meno lavoro del cavallo o dello storione. Con questo tasso di efficienza l’uomo si è insediato nel mondo e ne ha fatto la storia.. procedendo di questo passo le società contadine e quelle nomadi spendono rispettivamente meno del 5 e dell’8 per cento del loro tempo sociale fuori di casa o dell’accampamento.
L’uomo in bicicletta può andare 3 o 4 volte più svelto del pedone, consumando però un quinto dell’energia: per portare un grammo del proprio peso per un chilometro di strada piana brucia soltanto 0,15 caloria. La bicicletta è il perfetto traduttore per accordare l’energia metabolica dell’uomo all’impedenza della locomozione. Munito di questo strumento l’uomo supera in efficienza non solo qualunque macchina, ma anche tutti gli animali. ........