Lorenzhorn - fanellhorn
Sembrava un’altra domenica rovinata dalla solita perturbazione di
finesettimana. Nonostante qualche dubbio
raggiungiamo Hinterrhein dove invece della tormenta troviamo un meteo benevolo
e tanta altra gente che sta già salendo. Il mezzo metro di neve fresca c’è, ma
per il momento ci sono davanti molti volenterosi a pestar neve. Saliamo senza
correre, ma infine ci ritroviamo a battere la pista poco prima del colle (Chilchalplucke)
dove scenderemo di 240m sul Fanellgletscher. Qui si cambia proprio ambiente, siamo isolati
in un bacino senza alcun segno di presenza umana, 360 gradi di orizzonte. Puntiamo al
Lorenzhorn la in fondo, altri due tipi che ci seguono vanno al fanellhorn. Abbiamo
una piccola indecisione, forse dovremmo andare tutti nello stesso posto per far
meno fatica a tracciare. Ma per la serie che non ci piace cambiare idea così
per poco, proseguiamo per la nostra meta.
All’inizio si tratta più di andare in avanti che di salire, gli sci fanno
il loro lavoro, il risultato è una piccola trincea che ci lasciamo
dietro. La distanza da percorrere sembra grande ma con qualche cambio in testa ci
troviamo presto a salire il pendio finale più ripido. Qui mi viene
qualche preoccupazione, però, l’uniformità della superficie, almeno, da un’idea di
solidità d’insieme. Fosse stata neve
crostosa avrei pensato a lastroni e a scivolamenti, invece questa massa soffice
che incidiamo non sembra pericolosa. Con l’aiuto di un terzo amico in una
decina di inversioni raggiungiamo il
Lorenzhorn. Potrebbe bastare, c’è sempre
un po’ di ansia nel voler tornare indietro, ma in effetti mi piacerebbe vincere l’istinto del ritorno e continuare
ancora con un altro obiettivo. Non mi faccio pregare molto per decidere di
continuare scendendo a prendere la
traccia di salita per il Fanellhorn, quella che avevano battuto gli altri due
di prima. Si tratta di risalire 540m, ma
con la traccia già fatta non è un problema. Ho solo paura di esagerare, ma
dopotutto sono consapevole di riuscire a sopportare la fatica per lungo tempo,
se moderata. Altre preoccupazioni non ce ne sono, il pendio del Fanellhorn è meno carico di
neve, forse lavorato dal vento. In breve siamo su, valeva veramente la pena, in
cima altra gente salita dal versante opposto, da Vals, un posto sperduto nei
Grigioni. La discesa non è proprio eccezionale. la neve è pesante e il
fondo non c’è, se la pendenza è leggera si affonda e ci si ferma. Ma è divertente lo
stesso. Riscendiamo a fondo valle, ora l’ultima risalita della giornata, i
240m per il Chilchalpflucke. Infine una lunga
discesa fino ad Hinterrhein. La neve non ha retto la giornata, in parte è arata
dalle orde, in parte è in fase di rigelo. Più in basso entriamo anche nella
foschia, scendere diventa un impegno, meno
male non siamo venuti per sciare.
Sul Fanellgletscher, davanti il Lorenzhorn,
più a destra il Fanellhorn
Sul Fanellgletscher, davanti il Lorenzhorn,
più a destra il Fanellhorn