25 Aprile
Passa il tempo e i cambiamenti nel nostro sistema Sociale e Istituzionale
purtroppo non sono positivi. Nella rotta che ci ha condotto alla posizione
contemporanea, la Storia, ci sono alcuni punti fermi che segnano i cambi di
direzione. Invece nel corso della navigazione, nel presente, la rotta non è mai
molto certa. Si dovrebbe dirigersi verso un futuro migliore, più giusto ed
equo, in cui i valori fondamentali degli uomini, e non solo, sono la base che
regge la convivenza civile. Questo principio semplice è oltremodo complicato da
attuare sopratutto perché alcuni soggetti
importanti per il loro potere economico e politico non gradiscono la prevalenza
di questi temi. Nei nostri tempi, in cui
la concorrenza dei paesi emergenti, giustamente, ci costringe a rivedere il
nostro livello di utilizzo delle risorse naturali, che forse era esagerato; ci
costringe a riconsiderare la distribuzione di ricchezza, che forse è basata
sullo sfruttamento di altri uomini in altre parti del mondo. La esigenza di
maggior equità a livello globale porta ad una riduzione della ricchezza nei
paesi che fino allora, grazie al predominio industriale, avevano potuto
prevalere economicamente. Ebbene, la attuale crisi economica avrebbe dovuto
avere una soluzione attraverso i principi che sono scritti nella nostra Costituzione,
cioè con l’idea di che fossero prevalenti i valori di giustizia e di equità
sociale, che si tenesse conto dei diritti dichiarati nella nostra
Costituzione. Non mi sembra proprio,
intanto è evidente che anche all’interno delle Istituzioni ci sia un degrado e
una commistione con il malaffare. Lo Stato è debole con i potenti, è corrotto
al suo interno dei suoi stessi organi. Lo Stato è Intransigente con i deboli. I
cittadini ordinari devono subire la burocrazia e la inefficienza pagando
personalmente e ricevendo minore tutela e assistenza. Riassumendo...
riassumendo.... sintetizzando, ci si
guardi attorno, la distribuzione di ricchezza si è spostata a favore della minoranza
più ricca a sfavore delle classi sociali più basse. Il sistema economico accumula
ricchezza personale e la porta all’estero, le condizioni di lavoro, precarietà,
tutela, salute, sono peggiorate, La Democrazia non è limpida tant’è che si imbeduiscono
i Cittadini con monopoli di mezzi di
comunicazione e monologhi televisivi. Tant’è
che in Italia c’è un tot. di sommerso, depistato e di insabbiato ed un
tot. di commisto e di oscuro che viene
spesso descritto tutto insieme con il termine di mistero. E’ evidente, ed è provato dalla scoperta di associazioni dedite alla
propaganda, dalla scoperta di trattative segrete con lo Stato o con parte di
esso, che c’è un piano, un complotto per minare le basi della Democrazia e
della Libertà, aspettando il momento opportuno per approfittare della debolezza
indotta. Che dire? la visione del Cittadino di fronte alla complessità ed alla
importanza di problemi economici e sociali è riduttiva, prende piede l’idea che
il rimedio migliore consista nel soprassedere sui diritti e adottare le maniere
forti .. Utilizzo della logica del tipo “Io Comando .. e tu ubbidisci”. Ma
anche i cosiddetti rimedi sarebbero subdoli perché non si dice apertamente che
siano basati sul sopruso e sulla imposizione,
bensì basati sulla necessità sulla efficienza, sulla semplificazione
estrema. Invece non si considera che la sospensione della libertà e della
democrazia, anche se temporaneamente e per necessità, è un fatto gravissimo e
dalle conseguenze imprevedibili. La Storia lo ha dimostrato. Questo è il
contesto che fa del del 25 Aprile e della resistenza uno dei punti cardine del
nostro percorso storico. Un punto di svolta
che rimane fondamentale, che ha ispirato e consentito la successiva formazione
del nostro sistema Democratico. Oggi, ancora, la riflessione e il ricordo dei fatti
e delle ragioni che portarono alla lotta di Liberazione, suscitano sentimenti,
considerazione, ammirazione, per gli uomini e le donne che hanno contribuito personalmente,
e anche se oramai non viene più considerato, a loro va il riconoscimento ed il
merito per gran parte delle nostre Libertà, che nonostante oggetto di continui fortissimi
attacchi, sono ancora la cosa più preziosa di cui disponiamo.
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