venerdì, maggio 02, 2014

25 Aprile

Passa il tempo e i cambiamenti nel nostro sistema Sociale e Istituzionale purtroppo non sono positivi. Nella rotta che ci ha condotto alla posizione contemporanea, la Storia, ci sono alcuni punti fermi che segnano i cambi di direzione. Invece nel corso della navigazione, nel presente, la rotta non è mai molto certa. Si dovrebbe dirigersi verso un futuro migliore, più giusto ed equo, in cui i valori fondamentali degli uomini, e non solo, sono la base che regge la convivenza civile. Questo principio semplice è oltremodo complicato da attuare sopratutto perché alcuni  soggetti importanti per il loro potere economico e politico non gradiscono la prevalenza di questi temi.  Nei nostri tempi, in cui la concorrenza dei paesi emergenti, giustamente, ci costringe a rivedere il nostro livello di utilizzo delle risorse naturali, che forse era esagerato; ci costringe a riconsiderare la distribuzione di ricchezza, che forse è basata sullo sfruttamento di altri uomini in altre parti del mondo. La esigenza di maggior equità a livello globale porta ad una riduzione della ricchezza nei paesi che fino allora, grazie al predominio industriale, avevano potuto prevalere economicamente. Ebbene, la attuale crisi economica avrebbe dovuto avere una soluzione attraverso i principi che sono scritti nella nostra Costituzione, cioè con l’idea di che fossero prevalenti i valori di giustizia e di equità sociale, che si tenesse conto dei diritti dichiarati nella nostra Costituzione.  Non mi sembra proprio, intanto è evidente che anche all’interno delle Istituzioni ci sia un degrado e una commistione con il malaffare. Lo Stato è debole con i potenti, è corrotto al suo interno dei suoi stessi organi. Lo Stato è Intransigente con i deboli. I cittadini ordinari devono subire la burocrazia e la inefficienza pagando personalmente e ricevendo minore tutela e assistenza. Riassumendo... riassumendo.... sintetizzando, ci  si guardi attorno, la distribuzione di ricchezza si è spostata a favore della minoranza più ricca a sfavore delle classi sociali più basse. Il sistema economico accumula ricchezza personale e la porta all’estero, le condizioni di lavoro, precarietà, tutela, salute, sono peggiorate, La Democrazia non è limpida tant’è che si imbeduiscono i Cittadini con  monopoli di mezzi di comunicazione  e monologhi televisivi. Tant’è che in Italia c’è un tot. di sommerso, depistato e di insabbiato ed un tot.  di commisto e di oscuro che viene spesso descritto tutto insieme con il termine di mistero.  E’ evidente, ed è provato dalla  scoperta di associazioni dedite alla propaganda, dalla scoperta di trattative segrete con lo Stato o con parte di esso, che c’è un piano, un complotto per minare le basi della Democrazia e della Libertà, aspettando il momento opportuno per approfittare della debolezza indotta. Che dire? la visione del Cittadino di fronte alla complessità ed alla importanza di problemi economici e sociali è riduttiva, prende piede l’idea che il rimedio migliore consista nel soprassedere sui diritti e adottare le maniere forti .. Utilizzo della logica del tipo “Io Comando .. e tu ubbidisci”. Ma anche i cosiddetti rimedi sarebbero subdoli perché non si dice apertamente che siano basati sul sopruso e sulla imposizione,  bensì basati sulla necessità sulla efficienza, sulla semplificazione estrema. Invece non si considera che la sospensione della libertà e della democrazia, anche se temporaneamente e per necessità, è un fatto gravissimo e dalle conseguenze imprevedibili. La Storia lo ha dimostrato. Questo è il contesto che fa del del 25 Aprile e della resistenza uno dei punti cardine del nostro percorso storico. Un punto di svolta  che rimane fondamentale, che ha  ispirato e consentito la successiva formazione del nostro sistema Democratico. Oggi, ancora, la riflessione e il ricordo dei fatti e delle ragioni che portarono alla lotta di Liberazione, suscitano sentimenti, considerazione, ammirazione, per gli uomini e le donne che hanno contribuito personalmente, e anche se oramai non viene più considerato, a loro va il riconoscimento ed il merito per gran parte delle nostre Libertà, che nonostante oggetto di continui fortissimi attacchi, sono ancora la cosa più preziosa  di cui disponiamo.