lunedì, settembre 22, 2014

Zacup Skyrace 2014

Quest’anno ci sono al via di questa skyrace. Pasturo, lValsassina, a giornata si presenta bene, clima caldo e cielo azzurro, l’ambiente è bello carico, entusiasmo nei partecipanti e immagino soddisfazione degli organizzatori nel vedere le cose andare per il meglio. Io sono rilassato perché la corsa è breve, comunque vada me la cavo, al peggio diventa una gita al Grignone. Sono molto curioso di scoprire il percorso che non conosco nella prima parte, sul versante della Valsassina.
Dopo un breve ma sincero ricordo di Andrea Zaccagni,  senza pensarci su troppo si parte, in salita. All’inizio sembra sempre che si debba correre i 1000m, io cerco di controllare l’entusiasmo, anche se vorrei almeno tenere il passo del gruppo. Il risultato di questa partenza sprint è che mi concentro sulla andatura, arrivo comunque quasi al limite e non mi accorgo del percorso che stiamo seguendo. Si esce da Pasturo in un attimo, si entra nel bosco,  poi finalmente si comincia a traversare e arriva qualche tratto meno ripido per tirare il fiato.  
Così se ne vanno i primi 500m di salita, comincio o guardarmi attorno quando si scende, ma relativamente perché comunque lo sguardo è concentrato sul terreno. Finalmente, superato il rif. Riva si entra nella val Cugnoletta, ci sono un paio di brevi passaggi attrezzati  che introducono in una valletta sovrastata da pareti di roccia, sembra di essere in dolomiti, veramente. 
Ad un certo punto è impressionante la vista del percorso delimitato da un serpente di persone disposte a zig zag in un ripido canalone. Un breve rallentamento per afferrare le catene e in modo un po’ roccambolesco a causa  della vicinanza di chi precede e  segue, si supera un esposto salto verticale, facile da fare, se non si avesse fretta. Al di sopra si intravede non lontano il colle e il terreno pietroso diventa ancor più dolomitico. Finalmente terminato lo sprint iniziale e l’affollamento alle catene  riesco a gustare l’ambiente e mi sento gagliardo nel salire.
Raggiunto il colmo si ricomincia a correre un saliscendi in un ambiente mai visto, non ho tempo per capire dove sono, e non direi di essere in Grigna.  Poi si scende e si raggiunge il rif. Bogani. Adesso riparto su una strada nota, vedo in alto la cima della Grigna con l’elicottero posteggiato, l’altimetro mi dice che ho già salito 1800m, ne mancano solo 500, sono carico e spingo su un terreno che mi piace, rocce rotte e sentiero a gradoni, alcuni passaggi sono scivolosi e ci sono un paio di punti presidiati e attrezzati con corde. Infine l’ultimo tratto di catene porta in cima dove, assiepati come al giro d’Italia, la folla di persone, esaltate dalla fatica dei corridori, è schierata come allo stadio. 
Arrivo su con le pulsazioni al massimo, dopo aver bevuto qualcosa indugio 3 secondi prima di buttarmi in discesa, questa atmosfera da  stadio mi ha messo fretta. In discesa è un’altra storia, se fino a poco prima mi sentivo abbastanza a mio agio nel salire, adesso mi sento  in difficoltà, le gambe non reggono e non hanno sufficiente forza a controllare il rimbalzo del passo in discesa. Devo controllare la velocità per evitare di fare salti che non posso reggere.  La prima parte di discesa è molto scoscesa, ma presto si traversa ai Comolli, da qui in giù riesco a correre più veloce, la traccia e l’inclinazione sono più comodi. Infatti sono subito al Pialeral, Pasturo sembra vicino, sembra! Dal Pialeral si scende ancora per il solito sentiero, arrivati in fondo al bosco, invece di seguire la strada sterrata per la madonnina si percorre un bel traverso ondulato a sinistra. 
Dopo la discesa dalla cima sarebbe veramente una grande soddisfazione correre questo tratto semipianeggiante di circa 5 km. Ma la discesa ha esaurito completamente le energie, quindi proseguo con molto impaccio, con un po’ di sofferenza. Un ultimo breve strappo in salita e si raggiunge l’agriturisno Brunino, un’altra zona della Grigna mai vista, un altro bel posto da visitare con più calma. Certo che qui nelle vicinanze di Pasturo ci sono molti bei posti per escursioni e per correre.  Nella discesa finale su Pasturo finalmente raggiungo Nicola, così con molta contentezza arriviamo insieme al traguardo, il sole splende e l’aria è tersa, il distacco dai primi è consistente, 1h30',  ma il percorso è uguale, e fatte le dovute valutazioni, siamo molto contenti della performance e della magnifica giornata.
Timing
ZACUP SKYRACE