lunedì, febbraio 14, 2011

Una montagna di persone

More than one million of people, in many Italian cities, took to the streets to demonstrate that they consider the dignity of women, differently from the way that many of our politicians do.
A volte si fugge alla ricerca di luoghi solitari e silenziosi per riprendersi dallo stress del traffico in tangenziale, dalla sequenza degli impegni, dalla coda alla cassa del supermercato, dalla confusione del multisala, dallo schiacciamento in metropolitana. Ma ancor di più si cercano luoghi poco frequentati per non essere costretti a subire la invadenza del SUV che ti segue ad un metro di distanza, dei telefonini degli altri, della televisione, della pattumiera che decora il bordo strada, dei cartelloni pubblicitari del prossimo centro commerciale, della cultura del commercio che ci fa tutti consumatori e fessi. La natura aiuta a sopportare e a ricostruire.  La vertigine di un canalone, il silenzio del paesaggio innevato, la vastità di un panorama, distolgono dal grigio, banale, inevitabile e ripetitivo messaggio che qualunquemente, giornalmente dobbiamo ingerire.  Ma non c’è solo la “fuga” verso l’ambiente aperto e disabitato per ritrovarsi,  ragionevolmente e coerentemente. Allo stesso modo di una gita, anche un concerto di musica, uno spettacolo dal vivo, un cineforum alla monosala, possono dare una alternativa ed una risposta al bisogno di svago e di riattivazione dei circuiti celebrali. Così come qualsiasi altra cosa che permetta di interagire  in libertà e di esercitarsi nella conoscenza e nel giudizio.  La opportunità di esprimere, qui a Milano insieme a altre 99.999 persone, che non ci si riconosce nel tipo di società che consente a chi ha denaro e potere la impunità, la distribuzione di favori, la menzogna, la intimidazione.  Che nella società i rapporti tra merito, rappresentanza, trasparenza, giustizia, eguaglianza siano sostituiti da com-piacenza , occupazione, imbroglio, manipolazione, diseguaglianza.  Essersi trovati in così tanti a dire questo è stato bello, ed è stato come respirare una boccata di aria di quella che si trova ad alta quota.