lunedì, febbraio 07, 2011

Pesciola home

In questo momento (storico) i temi d’interesse collettivo mostrano la  tendenza a confluire  e a mostrare molti aspetti comuni.  E’ sempre più evidente che l’ecologia del pianeta è pesantemente colpita, la terra soffre e le sue ferite sono gravi. L’economia mondiale non è compatibile, in 100 e rotti anni dalla rivoluzione industriale i meccanismi della produzione hanno consumato beni naturali esagerati, hanno danneggiato irreparabilmente luoghi ed ecosistemi, i beneficiari di questo scempio sono solamente una parte minoritaria di tutti i popoli. La popolazione mondiale soffre, il confronto tra il benessere dei paesi ricchi e poveri non è sostenibile, non si riduce il divario e non sembrano esserci chances per un futuro equilibrato. La democrazia non è in grado di stare al passo con i tempi e di trovare le risposte alle necessità della società e ai problemi globali: all’inizio essa è solo una dichiarazione, poi diventa un sistema, poi il sistema si deteriora, si ramifica, si fossilizza, si incancrenisce. La sovranità si allontana dal popolo perché il potere si concentra e si autopromuove, cosicché la scelta e la delega diventano solo una formalità. Ciò è successo in passato in modo molto evidente e tragico, succede ancora in molti paesi, ma anche dove l’esperienza e la memoria storica sono vigili, il potere tenta sempre di limitare la democrazia. I metodi sono molto sottili, il controllo dell’informazione, la revisione ad personam della verità, l’attacco alle istituzioni, la limitazione dell’accesso alla conoscenza, che una volta era denominata  dall’analfabetismo, oggi è riconducibile alla teledipendenza e alla carenza d’istruzione.  La storia si ripete, vediamo popolazioni che dopo aver subito per decenni la dittatura e la repressione si accorgono della realtà e si ribellano, anche a noi avevano fatto credere che quelle popolazioni avevano un buon governo, qualcuno andava in vacanza laggiù e non si voleva convincere che il malumore e la arretratezza di queste popolazioni fosse causato da un regime corrotto e spietato. Che aiuto abbiamo dato ai popoli di questo paesi, mentre ci avvantaggiavamo di servizi turistici a basso costo? Tutto è connesso, ancor più te ne accorgi nel vuoto antropologico dei luoghi montani naturali. Grazie all’assenza (quasi) di tracce umane si respira un senso delle cose molto più semplice e comprensibile.  Non si tratta solo di passare una buona giornata all’aria aperta, ci si rimette in linea con un senso di esistenza che trova nella natura inalterata una ragione che i complessi comportamenti umani  nascondono alla percezione.  Avventura ed esperienza,  si utilizzano le proprie risorse fisiche e mentali per raggiungere un luogo impervio, per superare la difficoltà, per controllare spazio, tempo, forza e resistenza,  mentre si decide la direzione migliore in discesa sugli sci, per cercare la strada e per ritornare al luogo di partenza senza perdersi. Tutto ciò, oltre ad essere una buona medicina per la mente e per il fisico, è anche una chiave per interpretare la realtà civica in cui ritorniamo ogni volta, con la consapevolezza che la natura è parte di noi.

Pesciola home

3D