Pizzo della Brunone
Veramente la meta era la Bondasca ma le previsioni di vento
forte da nord ovest ci hanno deviato sulle Orobie valtellinesi con la speranza di
trovare condizioni più favorevoli. L’itinerario all’inizio è comune con il
pizzo Redorta, usciti dal bosco sopra il lago, nella piana, invece di salire al
Mambretti e si devia a destra e si attraversa il ponte sul torrente presso le
baite Caronno, quindi si continua lungo la valle per circa 1,5 km per poi
dirigersi a destra a prendere l’evidente
canale (slavinato). Il canale e i pendii sovrastanti sono ripidi, ma erano stati
saliti nei giorni precedenti. Troviamo neve dura su tutto l’itinerario,
risaliamo a piedi con ramponi fino al dosso che delimita il vallone superiore, rimetteremo
ancora i ramponi per salire il pendio prima del deposito sci. Saliamo alla cima su
rocce facili ma abbastanza instabili. Bella veduta in particolare sull’itinerario
gemello per il Redorta. Ci seguono altri 4 scialpinisti, molto insolito
trovarsi in così tanti qui in un giorno feriale! Arriva qualche raffica di vento ma niente di
terribile, mentre sulla dorsale Valtellina - svizzera le nuvole filano. C’è
comunque brezza e nonostante il sole le temperature restano basse. Cioè la neve
non smolla, per cui scendiamo facilmente ma con molta attenzione nei punti
ripidi. Evitiamo il canale slavinato rimanendo su un costone alla sua
destra e raggiungendolo a metà grazie ad un passaggio al
traverso. Rapidamente si scende alla
diga, c’è ancora tempo per provare un’altra salita in direzione della cima
Soliva, per sfruttare al meglio la giornata di ferie. Grande itinerario, oggi un poco critico a
causa della neve gelata, meglio con un po’ di remollo in discesa.
Nei pressi della baita Caronno
In vista del canale
Nel canale slavinato
Parte alta più tranquillaVista sul Redorta e sugli itinerari sciistici e via normale
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