Dallo Julier al Vad. d'Err
Grande fortuna di trovare questo percorso non battuto,
condizioni meteo ottime, neve recente e sciabile. Nessuno dei tre punti era assodato.
Lo scialpinismo è inoltrarsi nei monti, battere la traccia, non avere nessuno
che precede e nessuno a seguire, sentire l’isolamento e il vento freddo e anche accettare condizioni non del tutto ottimali. Però fa piacere trovare condizioni migliori del previsto.
La gita ha avuto i suoi punti di forza. Innanzitutto un
grazie alla esperienza e alla determinazione di Nicola e alla sua energia nel
battere la traccia. Il percorso era compatibile con la condizione del manto
nevoso non del tutto assestato, ma senza problemi grazie a esposizione favorevole e valutazione
in loco dei passaggi più critici. Ossia, all’andata la discesa e risalita al
rifugio Jenatsch invece del traverso, il superamento del fronte della vedretta su
pendio ripido, la salita del pendio terminale fino alla quota 3308 in pendenza più
forte, ma rivolto a sud, al ritorno, presa un po’ di fiducia nella neve ci siamo fidati a percorrere il traverso del
rifugio evitato all’andata. Un altro bel
aspetto di questa gita è il passaggio e la discesa intermedia dalla Fuorcla d’Agnel che
consente di entrare in una valle interna e di tagliare il contatto con la
strada dello Julier pass e la civiltà
dei motori. Passaggio da risalire al ritorno, ma con grande soddisfazione.
Il dislivello totale è di 2km ma distribuito in 3 salite
distinte, intervallate da due discese intermedie. Molta distrazione, con questi
cambi di assetto le salite non pesano. Il percorso ha anche molti tratti in
fondo valle con pendenze leggere, lo sviluppo è di oltre 10km solo per l’andata.
Superato il salto del fronte della vedretta il luogo appaga di tutte le fatiche,
il plateau contornato dai monti forse richiama paesaggi nordici. Ma siamo in Svizzera,
quindi potrebbe anche trattarsi di una ricostruzione in piccola scala di
qualche paesaggio imalaiano.
In salita alla Fuorcla d'Agnel, di fronte il Piz Surgonda
Il fronte del Vad. d'Err, pelato.
Il Vad d'Err .. ricostruzione di paesaggio imalaiano?
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