lunedì, marzo 05, 2012

Le nevi dell'Etna

Sciare sull’Etna, tecnicamente parlando, è esattamente lo stesso che sciare dalle altre parti.  Salire su un vulcano attivo invece è una esperienza impressionante. La neve prova a nascondere la natura del terreno, ma l’attività vulcanica la ridicolizza, la vaporizza, la riga, la copre.  Ma le nevi dell’Etna sono diverse da tutte le altre, forse riconoscono  di non poter restare a lungo sul terreno bianche e consistenti e per questo i fiocchi di neve eviterebbero volentieri di cadere se dipendesse da loro. Le nevi dell’Etna vanno trattate con rispetto, quelle che fortunatamente si salvano dalla ricaduta di ceneri e detriti sono considerate monumento locale e una volta lisciate e decorate non devono assolutamente essere rovinate. L’Etna è circondata da un anello di telecamere e la polizia controlla che nessuno si approfitti del prezioso cristallizzato d’acqua.  Le nevi dell’Etna non sono mica come la ricotta del cannolo, molliccia, dolce, innocua, esse si devono difendere oltre che dal calore del terreno, anche dalla furia dei venti; e i venti dell’Etna non sono come tutti gli altri venti . Per resistere laddove un fiocco farinoso farebbe la fine di un’arancia spremuta, le nevi dell’Etna si trasformano all’istante in gelo.cemento.com – solo in questo modo allungano un poco l’esistenza, sempre che non scenda una colata di lava, o che ci sia una esplosione improvvisa di poveri e detriti che il vento provvede a portare tutt’attorno.  Le nevi dell’Etna hanno un’esistenza difficile, hanno avuto la sfortuna di cadere dove non dovevano, eppure  caparbiamente affrontano la malasorte consapevoli della loro inutile e fugace presenza.