Giovedì 12 Luglio, sono ancora a Pasturo per chiudere il
percorso della skymarathon, la settimana scorsa a circa metà strada avevo
lasciato, rinunciato a proseguire perché avevo perso tempo a trovare il
passaggio per l’imbocco della val Cassina e avevo deciso di abbandonare il percorso e di ritornare indietro risalendo
dall’Elisa al “Buco di Grigna” e quindi
ricongiungendomi in discesa con la traversata bassa. Oggi intendo risalire da
dove ero sceso, riprendere il percorso e completare il giro. Alle 06:15
riparto da Pasturo, salgo alla Cornisella e seguo il sentiero che mi porta
verso la traversata bassa che seguo per poco, fino alla deviazione per l’Alpe Campione sita poco sotto il Buco di Grigna, lasciata la traversata bassa il sentiero sale in un bel bosco di faggi da cui si esce in alto all''Alpe e subito sopra si raggiunge la cresta erbosa tra le due Grigne, quest’ultima zona
molto frequentata dai camosci che tra l’altro sono poco spaventati dalle
persone che camminano,
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Nel bosco salendo all'Alpe Campione
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Gli scudi, i tre salti caratteristici della traversata alta
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In fondo a sinistra il Sasso cavallo e lo stretto intaglio della Val Cassina
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in questo periodo si vedono le mamme con al seguito un
piccolo, spero che imparino a diffidare dei bipedi che pur essendo lenti e poco
agili dispongono di strumenti alquanto pericolosi per i camosci e per altri
animali, i simpatici quadrupedi mi accompagnano anche nella discesa verso l’Elisa
su questo sentiero che per l'appunto si addice ad essi, raggiungo l’Elisa a
circa 3 ore dalla partenza.
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Rifugio Elisa
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Questa volta non scendo e prendo il sentiero
indicato per la Val Cassina, oltretutto proprio dove parte questo sentiero c’è
una barriera con recinto da cantiere, in effetti sono in corso lavori edili,
non si capisce se la recinzione serve a non far entrare o a non far andare,
comunque prendo il sentiero che continua senza problemi, sale un tratto ripido nel
bosco anche con catena, ma poi continua all’aperto con bella vista sulle pareri
del Sasso Carbonari e del Sasso Cavallo, facilmente raggiungo l’imbocco della
Val Cassina, alla faccia del problema che mi ero creato la volta scorsa.
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La val Cassina
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Ingresso nell'intaglio
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Mi
impressiona la spaccatura dove mi accingo ad entrare, un vero intaglio nelle
rocce, si segue il fondo del canale, in corrispondenza dei salti o dei blocchi
che lo ostruiscono sono a disposizione catene,
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Aiuti per superarare i punti ripidi
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scalette e staffe che aiutano l’ascesa,
mi concentro sulla salita e salgo velocemente alla bocchetta che collega col
versante opposto, il versante ovest del Grignone, la conca di Releccio, guardo
indietro ancora una volta la impressionante fenditura della val Cassina,
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L'intaglio visto dall'alto
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La Bietti vista dal Sasso Cavallo
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poi mi
butto nella più accogliente conca di Releccio verso il rif. Bietti, e lo
raggiungo in breve, 04:07’ dalla partenza, qui ci sono molti escursionisti che
arrivano su dal lato di Esino, sento ordinazioni di birre e coche, io mi siedo
discosto a guardare la mappa e a mangiare un pezzo di pane, e lascio quasi
subito la zona diretto alla bocchetta di Piancaformia e poi alla la capanna
Monza o anche detta rif. Arnaldo Bogani, la raggiungo, sono a circa 5h dalla
partenza, una breve pausa, anche qui a distanza, anche qui gente che si ristora
al rifugio, ma io ho tutto il necessario, solo l’acqua è quasi finita, ma conto
di arrivare al Brioschi dove mi accingo a salire. Percorro ora la cosiddetta “via
della ganda” parallelamente alla cresta di Piancaformia che ho a destra,
sorpasso gli escursionisti, è l’ultima salita lunga della giornata ma
nonostante i 2000m già saliti da stamattina la gamba è ancora buona, qualche
nuvola aiuta con l’ombra a tenere la temperatura sotto controllo, sono le
giornate più calda dell’estate, giù in pianura saremo sui 34°, in circa un’ora
salgo questi 600m e arrivo al Brioschi, circa 6h di viaggio, munito di
mascherina entro, avventori ai tavoli e attività in cucina, una gentile donna
mi vende due bottigliette d’acqua da 0,5L, mi rifocillo e lascio subito la
vetta dove dai discorsi che sento ci si appresta a ordinare le solite birre.
Solita discesa dal Grignone per la via estiva, passaggio dal bivacco Riva Girani ai Comolli
e picchiata al Pialeral un’altra ora per scendere fino qui, adesso devio a
destra senza raggiungere il rif. Antonietta poco avanti e seguo il sentiero per
San Calimero, si risale di quasi 200m nel bosco per poi raggiungere appunto San
Calimero con splendida vista sulla sottostante Valsassina.
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Un tipo fuori dal gruppo
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Ennesima sosta per
un piccolo ristoro e ripartenza in discesa verso il rif. Riva a cui non
arriverò perche salto una deviazione e lo taglio fuori, guadagnando circa 1km
di percorso, ma non è finita, la discesa su Pasturo nella parte finale ha molte
deviazioni che non conosco e finisce che sbaglio e mi ritrovo a Baiedo per cui
devo sopportare il caldo africano lungo il km di strada che mi riporta al punto
di partenza. Termino in circa 8h:50, con circa 2800m di dislivello e distanza 29km, uno
splendido giro per la varietà degli ambienti attraversati, solo nella seconda
parte del giro, dalla Bietti in poi molti umani, nella prima parte invece
prevalenza di Camosci. Chiudo il capitolo della skymarathon, adesso aspetto il
19 settembre per vedere gli amici in gara come se la caveranno, ma per loro è
un’altra corsa.
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La mappa
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