domenica, agosto 05, 2012

Giir di Mont

Sono stretto nella corsia di partenza del giir di mont. Aspettano che l’elicottero della RAI sia in posizione per dare il via. Sono curioso, stavolta c’è proprio l’atmosfera della gara, l’entusiasmo è alto soprattutto tra gli organizzatori che usano un impianto voce assordante soprattutto per noi in corsia davanti alle casse. Aspetto con impazienza che arrivi questo elicottero per togliermi da qui. Via, siamo tutti stretti uno all’altro ma in pochi secondi si crea uno spazio reciproco sufficiente a correre liberamente. Partenza in discesa, quindi molto  veloce, dopo 300m in paese si imbocca una mulattiera ripida che scende per circa 150m di dislivello, sono molto cauto perché c’è bagnato e si potrebbe scivolare, tiro già il fiato perché la volata in partenza mi ha fatto andare la FC alle stelle. Si comincia a salire, la corsa comincia ora, io sto salendo sicuramente più veloce delle mie possibilità, accanto a me tutti ansimano, quindi non sono il solo a esagerare, salendo, pian piano il ritmo cala, ma si viaggia appena sotto al limite. La prima salita fino al ristoro (Alpe Chiarino) sono 760m e la percorro in 41 min, sono 1110m/h. I ristoro è buono e sosto per bere e mangiare un frutto, banane, anguria,  l’incitamento degli alpigiani e degli escursionisti è molto caloroso, sembra di essere in testa alla corsa da quanto ti esortano a correre. Il percorso sale ancora anche se meno ripido, poi comincia la prima discesa importante, all’inizio delicata, poi più facile e veloce. Scendo di 560m in 18min, -1750m/h. Al ristoro di Alpe Vegessa c’è il primo cancello a 2h, lo passo a 1h30min, sto bene, penso quindi di farcela, ora, passato lo sprint iniziale ho la FC a valori più bassi e controllo il passo. Il percorso prosegue sullo sterrato della val Varrone, salgo correndo leggermente, sorpasso qualcuno, ma sono di più quelli che mi sorpassano, mi raggiunge una ragazza, per un po’ proseguiamo con lo stesso passo, poi mi distacca. Al pont dal Dent si lascia lo sterrato e si prende il sentiero per la bocchetta Larec, GPM della gara. Il percorso ora è spettacolare, si sale un crestone e in alto si scorge l’arco del passaggio cronometrato, assiepato di gente, mentre l’elicottero RAI appare per un attimo. Arrivo su raggiungendo la tipa di prima, ma evito di superarla negli ultimi metri, ha molti supporter! Sono salito di 850m in 1h04min, a 800m/h, comincia a evidenziarsi il calo di performance. Ma adesso c’è la discesona molto tecnica, mi riprendo bene, raggiungo e supero qualcuno che invece non gradisce correre forte scendendo, poi, finito il tratto più ripido quando ci sarebbe da spingere a tutta mi rendo conto che non riesco ad andare molto forte. Comunque impiego 35min a scendere di 950m fino a Alpe Rasga alla velocità di -1620m/h. Dopo l’ennesimo ristoro e agli immancabili complimenti e incoraggiamenti riprendo  a salire, il percorso lo conosco, sono stato in ricognizione in autunno con Nicola. Rispetto ad allora sono più veloce, non dubito di passare il prossimo cancello in tempo valido. Più sopra un tratto nuovo e molto ripido permette di evitare una frana, una breve discesa, ristoro, e comincia la salitona fino all’Alpe Premaniga. Questo tratto irto e assolato lo percorrerò ancora alla velocità di salita di 830m/h, ma sono molto appesantito, arrivo al cancello di Alpe Premaniga fissato a 4h40min in 3h50min. Il più è fatto, ma ora correre costa molto e non riesco da andar veloce, in salita cammino, in piano cammino con passo veloce in discesa accenno ancora alla corsa. A salire mi fan male i grossi muscoli delle cosce, mi sembra debbano avere un crash a breve. Fino  all’Alpe Deleguaggio, passando dall’Alpe Solina, è un salire lieve alternato a pianetti e discesine, il sentiero però è ottimo. Finalmente raggiungo Deleguaggio, sono a 4h43min dalla partenza, manca solo la discesa fino  a Premana, ma non ce la faccio a stare entro le 5h, peccato, strada facendo avevo elaborato questo obiettivo. L’ultima discesa è bella si potrebbe correre molto forte. Scendo in solitudine, in fondo raggiungo un gruppetto a cui mi aggrego fino all’arrivo. Scendo a -1200m/h .. sono un po’ cotto. Nei 300m finali in paese in leggera salita ce la metto tutta per non deludere il pubblico che ancora applaude ad ogni corridore in arrivo, concludo molto soddisfatto, per avercela fatta dignitosamente e per le emozioni provate nella giornata. Sento il clima di partecipazione e di festa della gente attorno e sono a mio agio, mentre la fatica è già un episodio passato.